sabato 22 maggio 2010

@lberi

Questo piccolissimo racconto ha partecipato all'omonimo progetto di scrittura a più mani, organizzato dal laboratorio letterario Post42


Non so niente di alberi. Come di fiori. Non so quando si mangiano le arance, né quando è il momento delle pesche. Il regno vegetale per me è in gran parte inesplorato. Ad esempio, il fico sembra solido, con quei grossi rami nodosi. Invece è insospettabilmente fragile.
La quercia è solida, questo lo so. Infatti si dice: "Solido come una quercia." Il problema è che io non sarei mai in grado di riconoscerla, una quercia. Neanche se ci andassi a sbattere contro. Capace che penso sia un salice, un pioppo, una betulla, invece è proprio una quercia.
Per questo, buon uomo, lei che è sicuramente più pratico di me, saprebbe dirmi se è una quercia questo grande albero dall'apparenza così solida? Affermativo. E quindi posso fidarmi del fatto che la sostanza, in questo caso, corrisponda in toto all'apparenza, non è vero? Suvvia, non mi guardi così. Ora la ringrazio, può proseguire la sua passeggiata.
Andato. Non ho bisogno d'altro. Non so distinguere un cipresso da un banano, ma una corda bella resistente la so riconoscere, eccome.

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