Le storie ci accompagnano.
In tutti i momenti della nostra vita
c'è sempre qualcuno che ce ne racconta una.
Alcune sono belle, alcune brutte.
Allegre, tristi, buffe, sinistre. O anche semplicemente noiose.
Ma persino quando diciamo: "Dai, non raccontarmi storie",
in fondo per noi le storie non sono mai abbastanza.
C'è un modo personale di parlare di cose universali?
Porto il nome di uno zio partigiano, morto in un campo di concentramento durante l’ultima guerra. Non l’ho mai conosciuto, e di questa cosa conservo una memoria vaga e sempre più lontana. Quando morirò, questa cosa semplicemente non esisterà più.